Poche cose ho capito davvero in questi 33 anni passati
qui, ma vi posso assicurare che una di queste è che la felicità, siate certi,
non è una cosa facile.
Per nessuno, per nulla. Un pò come come combattere la
cellulite insomma.
Quando gli opposti, almeno apparentemente, si incontrano con sapienza. Si completano mischiandosi, e fondendosi in un outfit un pò azzardato ma ben miscelato a mio parere.
Due
gocce di Chanel n°5 erano l’unica "mise tra le lenzuola" di Marilyn, l’unico
sogno di tante donne che dal 1900 in poi hanno fatto di questa essenza uno
status, un idolo, un’icona olfattiva di stile e di classe. Ancora oggi le donne
non riescono a farne a meno, e “lui” continua imperterrito a spopolare sulle
toilette, sui cassettoni e nelle sale da bagno di tutto il mondo. Lui e la sua
inconfondibile boccetta.
Ha fatto con noi le gite in campagna e le giornate in motorino. Tutte e cinque le ore di scuola e le telefonate interminabili con le amiche la sera, sul letto della nostra cameretta tutta rosa.
Vacanze passate a crogiolarsi tra famiglia, riposo e panettone, con l'aria di festa e il profumo dalla cucina. Per 15 lunghi giorni sono stati il comune denominatore di ogni buongiorno e adesso è nuovamente (finalmente) tutto alla normalità. Una normalità spuntata e forse attesa come una novità, di quelle che più si manifestano e più pensi che questo 7 gennaio sembra essersi travestito da 1 settembre. Quella normalità che a volte ci annoia ma di cui non sappiamo fare a meno. Quella che ci trova desiderosi di sicurezza, che ci fa stabilizzare tra sveglia, caffè e il frigo da riempire, che tanto, dopo natale, ritorna a esserci l'eco.
Ci sono posti in cui ti senti coccolata, in cui potresti abitare per quanto ti senta "avvolta", in cui i dettagli e la cura della scelta degli oggetti che ti circondano sono sintomo di attenzione verso una migliore qualità dell`abitare. Ci sono spazi, dove la possibilità di fare, reinterpretare, arricchire o semplicemente scegliere di cambiare idea è ormai una tradizione di anni, e dove la professionalità è diventata, il mezzo per esaudire questi desideri.
Ho conosciuto di persona Giuseppe una mattina di Settembre, e ci siamo capiti immediatamente.
Mi ha raccontato le sue passioni il suo amore per la moda, le speranze per il suo futuro e il suo ingresso allo IED.
E' un promettente stilista di Vietri sul Mare. A due passi da casa mia, nella culla della Costiera Amalfitana. Ho amato da subito la sua collezione "Equal" di cui lui scrive qualche riga sul suo profilo e mi affascina a tal punto da farmi scegliere uno dei suoi abiti per il mio servizio fotografico.
"La consapevolezza del valore della diversità culturale nella sua capacità di veicolare le identità, e senso di espressione culturale" - questa è Equal, la collezione di Giuseppe Della Monica e questa è la sua jumpsuit.
Intrecciate con la storia e la sapienza del fare che viene dalle tradizioni, dai popoli che l’hanno scelto come simbolo, dalla storia della moda vestita e reinterpretata in passerella a distanza di anni e di stagioni.
E’ il tartan. Il disegno dei tessuti delle Highlands Scozzesi.
E quest’anno è il must-have dell’inverno, un po’ come il riposino della domenica pomeriggio e il latte e caffè bollente.
Ispirazione e ostentato disinteresse. Questi gli ingredienti per indossare il cappello. Esattamente come quando metti su la giacca di paillettes, o le scarpe dorate al mattino. Come quando tutti hanno da ridire e tu rispondi semplicemente: "quindi??"
Non è la prima volta che "ospito" Vanessa di Cose Vanesul mio spazio web.
E lo faccio sempre con gran piacere! (la scorsa volta potrete vederla qui) Perché mi piacciono i suoi gioielli e mi piace lei: la mente, le mani e la risorsa di idee sempre in movimento, che si fondono assieme in un paio di orecchini e un bracciale.
"Maria Antonietta": questo è il nome di questa nuova collezione di Cose Vane.
Ottobre è ormai quasi qui. E con lui il suo sinonimo di lavoro, ritorno ai soliti ritmi già da un pò, ripresa delle vecchie abitudini, pesanti o care a seconda del carattere, delle proprie necessità e della voglia che ci portiamo dietro.
Probabilmente banale come scelta, probabilmente la più classica di tutte, la più trasversale alle mode e ai momenti, ma, se potessi dare un colore alla mia estate appena trascorsa, sarebbe di sicuro il bianco.