#Luisaviaroma - #Firenze4ever

Metti una serata di metà Giugno, un treno preso di fretta e un albergo con tre amiche.

Metti la voglia di condividere, di conoscere e di giocare con un look che non ti appartiene ma al quale hai deciso di dire “si” con tutta te stessa e di buttarti nella mischia in questa avventura.

Metti una cena tra blogger e poi un giardino enorme, siepi e fontane colorate per l’occasione, un’atmosfera soffusa e la musica che fa ballare, ridere e farti sentire viva.

Queste e mille altre cose in due giorni a Firenze per Luisa via Roma e il Firenze4ever. Assieme a tanti scatti Instagram, a un hashtag sempre presente e a tanti, tanti gradi in più sul termometro.

Arrivo a Firenze in giornata e conosco subito parte delle ragazze del network Sisters Communication di cui faccio parte, facciamo due chiacchiere, ultimiamo la tabella di marcia degli appuntamenti e ci concediamo una pausa e una passeggiata in centro. Che ve lo dico a fare Firenze com’è.  E infatti sorvolo, che da architetto mi farei prendere la mano, come Firenze riesce a prendermi il cuore ogni volta che ci ritorno.

Nel pomeriggio arrivano anche le altre e la prima tappa sarà, poco più tardi, la cena tutte assieme. Poi, qualche cambio di abito, trucco e ciglia finte più tardi, una corsa contro il tempo tra taxi, tacchi e cotonature di capelli a coda di cavallo per arrivare al party.

All’entrata di Boboli c’era tanta gente. Ma davvero tanta. Variegata e diversa, in look e in accento. E, come con le discoteche in estate, si è aspettato un po’ prima che all’ingresso potessero controllare tutto e darsi da fare per farci entrare. Ma alla fine ci sono, sono dentro, decisa più che mai, nonostante i ciottoli e il cammino in ingresso a non far avverare la profezia del tassista ”tanto poi vi trovo qua fuori con le scarpe in mano”(caro, io cammino sui basoli napoletani, vuoi che non sappia fare i cento metri anche qui in terra toscana?!..gli ho risposto così, parliamone..).

L’ambiente del giardino era davvero grande, forse un po’ dispersivo e poco illuminato per girare in modo pratico, ma ci stava nel complesso del nostro stile grunge, dove il nero la fa da padrone e i riflessi di luce sono solo opera della pelle degli abiti e delle borchie che “no ma mettila una borchia quando capita”. L’enorme fontana, luogo della cena e della sosta più tranquilla, restaurata da poco con fondi stanziati proprio da Luisa via Roma, dava la sua presenza con luci e specchi d’acqua e un’infinità di candelabri cristallo e argento pieni di candele e decorazioni. Invece, nel prato adiacente, c’era il Djset e il bar. La musica era alta, bella e trascinante. La regia dava intervalli di luci colorata sui vestiti e sugli alberi intorno e passavano video di fondo e mojito tra le mani. 
Ho trascorso così la mia serata, parlando con ragazze come me che hanno la mia stessa passione e tanti sogni nel cassetto accanto ai completini intimi borchiati per l'occasione, ho ballato, fatto foto e brindato ad un'esperienza del tutto nuova. 
Che poi la vera chiave di tutto è stata scoprire che non è vero che il web nasconde le persone, che il photoshop fa miracoli non solo alle doppie punte della Canalis in alcuni casi,e che le ragazze che ti trovi a conoscere, anche a trent'anni come me, sono sempre le stesse: straordinarie, diverse, pronte.
Pronte a condividere quanto a ridere o a dire "presente, Luisa cala la pasta che arrivo a Firenze".

Un saluto particolare a tutte le ragazze di Sisters Communication

in particolare nelle foto con me ci sono:

- Donatella di Discovering Trend

- Francesca di Il mondo sotto sopra

- Carla di the baG girl