17.7.12

una settimana, un giorno, solamente un'ora.





Un'ora. Vi siete mai chiesti che cos'è una sola ora? Cosa significa? A che serve? Per alcuni null'altro che il susseguirsi di 60 minuti, 3600 secondi percossi da una lancetta rossa e perpetua. Per altri un infinito di possibilità. Tra quest'altri mi ci ritrovo io, braccio a braccio con quella me che ama prendere appunti.
A pensarci bene un'ora è davvero poca. Spesso passa così senza che nemmeno te ne renda conto, spesso sembra qel nulla che ti fa cambiare la giornata, perché no, a volte la vita. 
Ieri sera la tv m'ha fatto riflettere, eh si, a volte capita. Negli ultimi due giorni ho avuto "ore" intense. Alcune sono scivolate via senza che nemmeno me ne accorgessi, disseminando briciole di toast che consumo sul divano e segni di evidenziatore sui vestiti,  altre invece mi hanno travolto il presente con molto. Troppo. Portandomi di conseguenza altre ore, di altri pensieri, di altre cose.. La sensazione che qualcuno ti abbia riposizionato la bussola, che la meta a cui sembravi salda si fosse spostata, persa, ti abbia abbandonata. 
A giocare col tempo se ne esce sconfitti sempre. Lui è inesorabilmente puntuale, lui ha queste piccole armi una in fila all'altra che segnano il tuo ora.  
In un'ora può cambiare tutto. E se la perdi, con lei va via la possibilità di cambiare tutto. Oppure il destino, le idee altrui o forse solo la sfiga, cambia tutto per te.  
Forse alla fine della fiera, di tutti questi giri di parole dette a me stessa, credo davvero che l'unica cosa che possa davvero essere è che un'ora è un regalo. Che tu faccia al mondo o che lui faccia a te è un regalo e non fa differenza. Un'ora è quella che passa ridendo e passeggiando con chi ami, è quella che perdi appresso a tuo tirare le somme la sera quando poggi testa e matassa nera e folta sul cuscino, è quella che ti fa trovare l'amore, che te lo fa perdere senza che tu lo voglia, che te lo fa fare con chi ami, che ti lascia vivere te stessa, che ti fa fare il manicure o che ti fa comprare quei jeans che hai adocchiato da un pò, è quella che passi al sole delle mattine d'estate, che investi in un pò di shopping da saldi. E' quella che ti fa leggere la mail e ti permette di dire al mondo che ci sei, che ti fa raggiungere un posto del cuore o una persona cara, che ti fa comprare un sogno o che ti lascia immobile a sognarlo, che ti fa partire, ti fa tornare, ti fa preparare un cheesecake. E' quella che mi basta a sentirmi bene se Roberta mi è accanto per pranzo, che mi fa ridere col mio cane dopo un ripetuto susseguirsi di "prendi la palla, porta la palla" è quella che uso per ritrovare me stessa appena ne ho voglia, che mi fa leggere un libro di poche pagine, che mi fa pensare al futuro, ma non troppo.
E' quella che ringrazio perché respiro, è quella che mi ha fatto perdere te dalle mani di un pomeriggio di luglio, ma è quella che spero ognuno si regali solo perché si vuol bene, si basta e cerca di sorridere in ogni modo, con forza non con vana felicità.
L'orologio segna le 12:00 è passata un'altra ora. Ma l'ho passata qui, e tutto va meglio. 








il tempo è come le nuvole e i fondi di caffè: cambia le forme, mescola le pose.





Nessun commento:

Posta un commento

Grazie del tuo commento, sarà un piacere per me ricambiare la tua visita.