Denimpatch

Ha fatto con noi le gite in campagna e le giornate in motorino. Tutte e cinque le ore di scuola e le telefonate interminabili con le amiche la sera, sul letto della nostra cameretta tutta rosa.

Ci ha fatto sentire bellissime in un momento, con una camicia oversize e un filo di mascara in quei giorni che proprio non riusciamo a essere in pace con noi stesse e con l'armadio che ci guarda. E' venuto a tutti i concerti sul prato tenuto su da una bandana, è finito a coprire le converse o a volare sul paralume appena rientrate in casa. Ha saputo evolversi con gli anni, le mode, con i cambiamenti delle donne, ha parlato d'amore nelle forme aderenti e di libertà e pace con le gambe a "zampa" e la vita bassa. 

E' uno di quei capi che io imperterrita continuo a conservare nonostante gli anni sperando (al contrario di quello che generalmente si pensa) di non riuscire più a rientrare nel mio paio del liceo di 3 taglie più grandi di adesso.

Ogni tasca, ogni filo, buco o toppa ha una storia particolare, un vissuto tra le trame fitte. Forse un giorno, queste parti mi piacerebbe metterle assieme tutte: tanti ricordi in un unico colpo, una composizione di emozioni e istanti di vita. Il meltin' pot di quasi vent'anni di crescita e di me. 

Forse è questo il concetto che c'è dietro agli esempi di jeans patchwork, come questi.

O forse è solo che a me piace pensare di interpretarli così.

Da inguaribile romantica.